L'influenza da virus H1N1 è già arrivata in Italia e ci sono già stati casi di contagio
Il tempo di incubazione è di circa una settimana.
Si prevede quest'anno un più alto numero di pazienti che si ammaleranno di influenza e probabilmente questa anticiperà anche la consueta stagionalità.
- Cos'è l'influenza suina?
Ceppo influenzale data da un virus di tipo A H1N1 (simile a quella sbocciata ne 1918 detta allora: pandemia spagnola). Le lettere H e N indicano due proteine principali che compongono il virus, queste hanno variabilità genica; questa variabilità consente al virus influenzale di cambiare di anno in anno e di essere quindi responsabile di nuove epidemie.
I virus che hanno circolato negli ultimi decenni non possedevano questo assetto antigenico, e quindi la popolazione mondiale non possiede difese immunitarie specifiche verso questo virus (ad eslusione di eventuali anziani guariti nel 1918 dalla “spagnola”).
- Quali sono i sintomi?
E' tipica di tutte le influenze: febbre, dolori muscolari e sintomi respiratori che possono interessare in varia misura e con varia gravità le vie aeree superiori e inferiori.
La differenza sta tutta nella mancanza di difese specifiche data dalla memoria immunologica nella popolazione (1918);
L'organismo infetto presenti una ridotta capacità di difesa in quanto il corpo non conosce il VIRUS, e per questo l'influenza può presentarsi in un maggior numero di soggetti e con maggior virulenza.
- Come si contrae?
Come tutte le altre: inalando INVOLONTAREAMENTE particelle di contenenti virus, che i pazienti infettati emettono con la tosse e gli starnuti.
- Come si sa se uno è infetto?
Il primo test per la verifica della positività di infezione da H1N1 viene effettuato con tampone faringeo: il virus è reperibile a livello dell'orofaringe. Questo esame, [test rapido] necessita di almeno 4-5 ore per l'esecuzione e la lettura del risultato.
- Si può morire o rimanere invalidi?
Come tutte le infezione virali può presentare quadri clinici assai diversi da soggetto a soggetto sopratutto a livello polmonare: [ polmonite virale];
I soggetti più a rischio pertanto sono:
- anziani,
- banbini sotto i 2 anni: [ancora non hanno sviluppato appineno le PP]
- pazienti immunodepressi e anziosi;
- pazienti neoplastici;
- pazienti cardiopatici;
- pazienti affetti da patologie croniche e polmonari.
per tutti gli altri giovani e adulti ...il rischio è più remoto !
- come si cura?
Premesso che la terapia DIRETTA antivirale è riservata a quei pazienti che presentino situazioni di rischio preesistenti o che presentino segni clinici e cronici ad alto rischio; pertanto la prescrizione del farmaco deve essere quindi solo su base clinica ed è eccessiva per l'eventuale sola positività del tampone faringeo.
- Chi si deve vaccinare?
1) Per primo il personale sanitario e gli operatori socio-sanitari (se sano e non ha contratto il virus)
2) Pazienti con patologie croniche.
[E' da testare per la sicurezza dei bambini]
- Quali precauzioni è consigliabile prendere?
1) Usare Mascherine
2) Evitare viaggi in luoghi altamente infetti !
3) Evitare contatti diretti (entro i 2 metri) (e strette di mano) con pazienti infetti.
- Il primo sintomo quale è?
Non certo il solo mal di gola, o il solo raffreddore e la sola tosse isolata: questa può essere causata da un colpo di vento, dai condizionatori etc..,
Tutto quello detto prima deve essere accompagnata da febbre a 38°C o superiore
Rivolgersi al medico di famiglia se si hanno tutti i sintomi dell'infezione.
Conclusioni:
Premettendo che in questi casi, gli organi di governo e sanitari non 'svelano' mai il 100% delle loro conoscenze a stampa e pubblico è pur vero che non bisogna allarmarsi più di tanto.
Ricordiamoci che ogni anno si verificano decessi per l'influenza: questa avrà un'incidenza appena maggiore della media.. Nessun allarmismo sproporzionato: è facile farsi prendere dal panico !
Comunque si rimane nella convinzione che meno rapporti con estranei si hanno meglio è; pertanto restano sconsigliati concerti, stadi, bus, metro..e....scuole ! (anche se molti - legati per lo più da interessi economici - rimangono contrari a tale decisione)
- che differenza c'e fra:
endemia, epidemia e pandemia
1) ENDEMIA:
una malattia contagiosa costantemente presente in un determinato territorio o popolazione (per esempio la malaria nelle regioni tropicali) e il cui numero di casi non sia soggetto a grosse variazioni temporali.
2) EPIDEMIA:
una malattia con una diffusione delimitata nello spazio e nel tempo, che colpisce un numero di individui nettamente superiore a quanto ci si sarebbe atteso
3) PANDEMIA:
Quando un'epidemia presenta un'ampissima diffusione e si propaga contemporaneamente in diversi Paesi e continenti: è il caso dell'attuale influenza A.