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Macroargomento: doratura Premessa:
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Vi siete mai chiesti, quando entrate in una chiesa o
in un museo, come era possibile utilizzare tanto oro
per gli altari, le cornici, gli arredi.
In realtà gli oggetti sono di legno, sono soltanto
impreziositi da una lamina sottilissima di oro zecchino.
Quello che è curioso sapere è che l´oro viene applicato
in foglie di dimensioni di circa centrimetri 9 x 9
utilizzando come mezzo l´acqua.
Si, avete capito bene, proprio comunissima acqua fredda
in abbondanza, da qui il nome della tecnica GUAZZO
(adesso più che altro si usa un collante all'acqua)
(da non confondersi con gouache che è una tecnica pittorica).
Naturalmente dietro a questa parola si nasconde
un mondo fatto di alta manualità, di teorie e segreti
che gli artigiani di ogni epoca hanno custodito e
tramandato verbalmente a pochissimi privilegiati.
Anche i materiali utilizzati per eseguire le doratura a guazzo hanno nomi fantastici, per esempio si usa un gesso speciale per coprire i legni, chiamato GESSO DI BOLOGNA,
si usano argille colorate che provenivano dall'Armenia i BOLI,
pennelli con setole di Vaio e forme particolari, oltre a materiali dai nomi magici...
Sangue di Drago, Gomma Gutta, Aloe, Allume di Rocca,
Polvere di Micio
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Uso:
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Preparazione:
applicare sul supporto 2 mani di una miscela composta da Colla di coniglio (sciolta a bagnomaria) e Bianco di Meudon in proporzione 1/1 avendo cura di levigare con carta abrasiva fra una mano e l'altra. Su questa preparazione "turapori" si procederà applicando delicatamente 2 o 3 mani di bolo (mescolato con colla di coniglio in proporzione 1/2) utilizzando un pennello tondo. Quando il bolo sarà asciutto, dopo circa 2 ore dall'applicazione, levigare con carta abrasiva finissima avendo cura di rimuovere tutte le asperità. Il supporto così preparato, bagnato con acqua fresca, è pronto per ricevere la foglia.
Applicazione:
mettere il blocchetto delle foglie accanto al cuscinetto ed aprire la prima foglia. Con un movimento deciso del polso girare il blocchetto sul cuscino per far adagiare la foglia. Per tagliarla, prendere il coltello da doratore, strofinarne i lati della lama sulla pelle del cuscino e posizionarlo in verticale muovendolo avanti e indietro facendo attenzione a non toccare la foglia con le dita. Quando la lamina d'oro sarà divisa nella quantità e nella dimensione desiderata, assicurarsi che il supporto sia ancora bagnato, quindi prendere il pennello per dorare (già strofinato per caricarlo di elettricità statica) e adagiarlo sulla foglia per sollevarlo dal cuscino. Posizionarlo quindi velocemente sul fondo preparato e, velocemente, ripetere l'operazione, verificando che il fondo sia sempre bagnato e sovrapponendo le lamine di 2 o 3 millimetri avendo cura di non toccare l'oro già applicato: l'umidità sottostante provvederà a far appiattire le foglie nel punto di accavallamento ma, se si desidera, si può assecondare questo processo premendo leggermente con un po' di cotone. Terminata la posa dell'oro, attendere almeno mezz'ora quindi passare adagio del cotone sulla superficie per recuperare i frammenti in eccesso.
Brunitura:
questo processo di lucidatura richiede un po' di pazienza e va eseguito dopo 2 o 3 ore dalla doratura o comunque sempre prima che il bolo s'indurisca troppo. Si inizia a lucidare strofinando delicatamente una pietra d'agata di piccole dimensioni sul supporto cercando di mantenere una pressione lieve ma costante e procedendo sempre nella stessa direzione. I segni lasciati dalla pietra devono essere il più possibile ravvicinati per evitare inestetismi dovuti alla diversa pressione esercitata. Allargare quindi gradualmente la parte brunita fino a ricoprire tutta la superficie del supporto e terminare premendo con una pietra d'agata di diametro più grande. Attenzione: non brunire la foglia d'oro se applicata con missione: la pellicola di vernice resta elastica e la pietra potrebbe strappare la foglia.
Rammendo:
se durante la doratura o la brunitura alcuni punti si sono rovinati o alcune aree sono rimaste scoperte, prendere il pennello da doratore nella mano sinistra, sollevare una porzione di foglia un po' più ampia della parte da ricoprire e, con la mano destra, prendere un pennello di martora ed inumidire leggermente la parte del supporto da riparare. Applicare quindi la foglia: dopo 5 minuti sarà già pronta per essere brunita. Per piccoli ritocchi basta applicare un po' di oro in godet o in soluzione liquida.
Opacizzazione:
per questa operazione è necessario applicare uno strato sottile di Colla di coniglio sulle parti che devono restare opache o che non devono essere brunite
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